SCOOP: Ubisoft Milano e i sindacati hanno trovato un accordo
Un'intesa transitoria dopo l'annuncio della compagnia francese, che richiama i dipendenti in sede per tre giorni a settimana. Sul tavolo welfare, rimborsi e meno giorni in presenza
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Dopo una trattativa di circa cinque mesi, i sindacati hanno trovato un’intesa con la dirigenza di Ubisoft Milano, il distaccamento italiano del colosso dei videogiochi francese, autore – tra gli altri – della saga di Assassin’s Creed. L’accordo è stato ufficializzato il 17 marzo, dopo la votazione dell’assemblea dei lavoratori rappresentati da Fiom Cgil, e ha come tema principale quello dello smart working.
Il testo approvato comprende nuovi investimenti sul welfare aziendale, agevolazioni sui trasporti pubblici e i parcheggi, nonché nuove disposizioni temporanee sul telelavoro, che dureranno fino a settembre. La negoziazione è stata lunga e complicata, e non sono mancati momenti di tensione tra sindacati e parte datoriale. Il tono, però, è sempre rimasto dei più costruttivi.
Secondo Fiom, il risultato ottenuto è arrivato soprattutto grazie alla mobilitazione durante lo sciopero, che a ottobre scorso ha coinvolto il 70% della forza lavoro di Ubisoft Milano.
Ora, spiega il sindacalista Andrea Rosafalco a Cyberspazio, «la contrattazione Ubisoft deve dare il la a una presa di consapevolezza». «Se la comunità dei lavoratori creativi del gaming si riconosce come collettivo, può agire un nuovo protagonismo. Proprio la dimensione collettiva - innanzitutto sindacale, poi anche, possibilmente, cooperativa e di impresa sociale - può servire a difendere e far crescere gli interessi professionali e materiali comuni».
«Siamo soddisfatti di aver raggiunto un accordo con Fiom Cgil relativo all'evoluzione del nostro modello di lavoro ibrido», ha commentato a Cyberspazio Ubisoft Milano. «L’accordo è il risultato di un dialogo costruttivo, che ha visto la partecipazione attiva di tutte le parti coinvolte. E riflette l'impegno di Ubisoft verso un approccio al lavoro ibrido che bilancia la flessibilità con i benefici della collaborazione in presenza, mantenendo al contempo vantaggi chiave come l'equilibrio vita - lavoro».
Il contesto
I primi momenti di tensione sono arrivati a metà ottobre, quando la casa madre a Parigi ha cambiato la sua politica sul telelavoro, richiamando i propri dipendenti (più di 19mila a livello globale1) a lavorare nelle sedi per tre giorni alla settimana. Prima i lavoratori avevano molta più flessibilità, potendo scegliere quando distribuire i giorni in ufficio (due alla settimana) nel corso del mese.
La compagnia non ha fatto marcia indietro. La nuova policy entrerà in vigore, come da programma, ad aprile 2025. Per la sede di Milano, lo sciopero è stato il 17 ottobre, mentre in Francia era l’ultimo dei tre giorni di mobilitazione proclamati dalle sigle Uni e Stjv.
Da Parigi considerano la riforma come inaccettabile, soprattutto visto che molti lavoratori hanno un contratto che si fonda proprio sul lavoro remoto garantito. Questa tipologia di contratti si è sempre più diffusa durante la pandemia di Covid e ancora di più vista la crescita esponenziale del costo della vita nelle grandi città europee, una condizione che affligge anche il capoluogo meneghino.
Per l’azienda, però, la decisione di tornare più spesso in presenza sembra proprio una questione culturale. «La creatività è stimolata dall’interazione interpersonale, dalle conversazioni informali e dalla collaborazione attorno allo stesso tavolo», scriveva la società in una nota.
La Ubisoft italiana è una costola importante del colosso dei videogiochi francese, e ha sviluppato due giochi in collaborazione con Nintendo: Mario + Rabbids Kingdom Battle e Sparks of Hope.
I dettagli dell’accordo italiano
In un documento visionato da Cyberspazio, si nota che le conquiste ottenute dalla negoziazione hanno lo scopo di ammortizzare il passaggio alla nuova policy Ubisoft.
I punti principali:
Due giorni a settimana in sede, e non tre, fino al 31 agosto 2025. Dal primo settembre diventano tre giorni
Un ticket di 300 euro come welfare aziendale da erogare entro il 31 marzo 2025
Due nuove vending machine per cibi precotti
Credito welfare di 24 euro al mese da usare tramite app per acquisti alle vending machine
Convenzione con il trasporto pubblico locale (es. Trenord)
Agevolazione su abbonamenti a parcheggi in zona Milanofiori Nord
Un relocation package di 2000 euro lordi per i dipendenti che devono affrontare il trasferimento in città a Milano o nell’hinterland
Diritto alla disconnessione
L’accordo sarà valido fino al 31 marzo 2026, con rinnovo di dodici mesi. Si tratta di una linea completamente diversa da quella del sindacato francese, che invece ha annunciato un periodo di ulteriori mobilitazioni alle quali anche la sede di Milano potrebbe prendere parte.
Perché gli sviluppatori di videogiochi sono rappresentati da Fiom-Cgil? Perché la maggior parte degli informatici è inquadrata con un contratto collettivo da metalmeccanico. Ciò non soltanto perché è un ottimo contratto, ma perché i Ccnl ragionano sulla filiera e non sulla professione.
Un momento difficile
Ubisoft negli ultimi mesi ha chiuso e ridimensionato gli organici in diversi suoi studi sparsi nel mondo. Ad esempio, a inizio anno la sede di Lemington, nel Regno Unito, ha abbassato definitivamente le serrande, mentre ci sono stati tagli al personale nelle succursali di Düsseldorf, Stoccolma e Newcastle.
Ai vertici, intanto, c’è un po’ di trambusto. Un’inchiesta di Ign ha rivelato che l’azienda parigina ha considerato anche la vendita di suoi storici franchise a Microsoft, EA e «molti altri». Tra le opzioni, Reuters non esclude anche una possibile vendita della società intera.
La sede di Milano, infine, ha visto l’uscita di figure di spicco, tra cui il game director Davide Soliani e la produttrice Cristina Nava, oltre che di Gian Marco Zanna e Luca Breda. A inizio ottobre 2024, i quattro hanno annunciato la nascita di un nuovo studio di videogiochi, chiamato Day4Night, insieme a Christian Cantamessa, sceneggiatore italiano del videogioco cult Red Dead Redemption.
Aggiornamento, 19/03 alle 15:40: l’articolo è stato aggiornato integrando il commento ufficiale di Ubisoft Milano
Sono 4000 dipendenti solo a Parigi, circa 100 a Milano.
Grazie per il tuo lavoro.